mercoledì 12 maggio 2010

A come abaco.

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L"IDEA è FOLLE QUANTO SEMPLICE...
Consiste nel prendere un dizionario e trovando le parole e il loro significato scrivere di getto le sensazioni , i ricordi e il valore che queste parole hanno xme... (... lo so , lo so , me lo dicono tutti... ;)
Ah aha ah ...direi di iniziare...
Dal dizionario della lingua italiana Devoto-Oli (ed.2003 ) :



 __ ABACO : (à.ba.co o (abbaco)s.m. (pl. -chi )1. Antico pallottoliere o altro primitivo strumento per far di conto .
2.Libretto dove s"imparavano i primi elementi dell"aritmetica (in questo sign. più com. la variante abbaco)
Oggi , sinonimo di nomogramma
In artiglieria , grafico usato per l"elaborazione dei dati occorrenti alla preparazione ed esecuzione dei tiri.
3.Tavola usata dagli antichi romani per esporre il vasellame durante i banchetti o le sacre offerte.
4.Il coronamento del capitello della colonna negli ordini architettonici classici ; per analogia , la parte terminale superiore di mensole e balaustri.(Dal lat. abacus , questo dal greco àbaks -akos "tavoletta")


Oook , la prima cosa che mi viene in mente è che non credevo che abaco volesse dire così tante cose , ma credo che se continuerò con questa inutile rubrichetta (nonchè con il blog...) riscontrerò questa cosa , con un"infinità di parole diverse...
Al di là del significato , la prima cosa che mi viene in mente è aimè , uno dei miei tanti limiti... non so far di conto!
Con la matematica e la geometria proprio non riesco a carburare...
Ho sempre avuto una media insufficiente in queste materie e anche oggi pur applicandomi sbaglio calcoli anche molto semplici.
X FORTUNA HANNO INVENTATO LA CALCOLATRICE...
Anche xchè l"abaco non lo saprei proprio usare...
Non so perchè ma i numeri non sono mai stati il mio forte.
Ricordo con simpatia un" episodio di quando frequentavo la scuola media.
Così come tanti altri , per non sclerare ,  io i compiti di matematica gli copiavo sistematicamente.
Un giorno la professoressa , stufa di trovarsi sempre dei compiti "fotocopia" tra le mani , ci fece un bel discorso sull"inutilità di copiare e che era meglio provare a fare i problemi o le equazioni da soli , anche sbagliando che copiare.
Piuttosto di copiare , disse con tono rassicurante :" fareste una più bella figura portandomi un foglio bianco e ammettendo di non aver svolto il compito assegnato".
Naturalmente il giorno dopo l"unico pollo che si presentò con il foglio bianco ero io.
E x l"ennesima volta il mio diario si trovò nella pagina di quel giorno una bella nota.(credo che in quell"anno ne ho preso una cinquantina ma tutte xchè non studiavo , nessuna x indisciplina o cose così , naturalmente io fui bocciato)
Però io avevo fatto una più bella figura rispetto agli altri che avevano continuato a copiare cambiando semplicemente qualcosa ....





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