domenica 21 febbraio 2010

Addio alla sigaretta

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Tra le tante cose che mi sono prefissato di fare in questo 2010 tra i primi posti c"è il fatidico addio alla sigaretta ( e questo penso sarà l"argomento principale di parecchi post futuri...).
E a tal proposito propongo un" articolo dello scrittore spagnolo Juan Bas apparso su Internazionale del 20 gennaio 2010 molto sentito e divertente.



ADDIO ALLA SIGARETTA


Cara amica e fedele compagna , sono trentotto anni che stia

  mo insieme.
All"inizio eri mentolata , marca Piper , e ti rubavo a mia madre da una scatola nascosta tra i libri di casa.
I primi tiri che facevo mi davano un lieve e delizioso giramento di testa , che qualche anno dopo ho ritrovato e amplificato mischiandoti a pezzetti sbriciolati di panetti marrone scuro.
Fumarti all"ingresso della scuola era un"ostentazione puerile : mi davo arie da adulto con le mie Celta senza filtro , che mi riservavano tronchi di difficile combustione.
Poi arrivarono le Ducado - che oggi mi sembra che abbiano un sapore di cartone bruciato - all"uscita del cinema , compiaciuto per essere riuscito a intrufolarmi in sala per un film vietato ai minori.
E , troppo presto , arrivò il piacere di renderti l"insostituibile accompagnatrice dei primi gin tonic bevuti in appassionate conversazioni con i miei migliori amici.
Sei stata con me nella buona e nella cattiva sorte.
Ti ho aspirato , ormai bionda  , subito dopo aver visto mia figlia appena nata.
Ti ho guardato tenendoti tra le dita , a testa bassa , mentre si svolgeva il funerale per la prima persona davvero amata che non c"era più.
Hai reso più brevi le mie attese , meno teso un volo pieno di vuoti d"aria (quando si poteva fumare in aereo ) , più tollerabile il monologo di una persona pesante e mi hai consolato dopo una pessima notizia.
Ovviamente ti ho accesa , fedele al luogo comune , dopo il rito del sesso.Non sei mancata mai , fumante nel posacenere o tra le mie labbra , senza poterti posare perché mi mancavano le mani quando scrivevo le mie migliori pagine , e anche le peggiori.
Sei stata una buona compagnia nei sereni momenti di solitudine , quando il tuo fumo era illuminato dai fasci di luce di un bar silenzioso . mentre bevevo a piccolo sorsi un martini dry che risvegliava la mia immaginazione o la mia nostalgia.
Ma , cara amica , credo che sia finalmente giunto il momento in cui dovrò tradirti , lasciarti e dirti addio per sempre.
Forse te l"aspettavi , perché nel corso dell"ultimo anno  ti ho spesso evitato , ricordandomi della tua amicizia solo in momenti di debolezza , di abbattimento , di ansia.
Non vorrei che mi considerassi un ingrato , ma credo , o per meglio dire sono sicuro , alla lunga saresti una cattiva compagna per la strada che mi rimane da fare.
Mi hai dato molte cose , ma non voglio che alla fine tu me le tolga tutte , e mi piacerebbe conservare un buon ricordo di te.
So che protesterai e che mi chiamerai spesso , perchè non accetterai passivamente una separazione definitiva.
E" probabile che qualche volta soccomberò al tuo canto di sirena , ma cercherò di evitarlo facendo appello a ciò che ci rende liberi : la forza di volontà .
Addio cara , amica.
E poi , sei sempre più cara!


Juan Bas






E ora un pò di musica , và ... (tranquilli , x oggi niente Sanremo ...  ;)  ...












 


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